14 Nimega e i duchi di nome Carlo
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Dopo la cessione in pegno di Nimega nel 1247, i legami politici con l’impero tedesco si indebolirono e la città rimase sempre più coinvolta nella politica interna della contea di Gheldria, elevata a ducato nel 1339. Nimega condivideva la gestione delle operazioni belliche, amministrative e finanziarie con il conte di Gheldria (più tardi duca), le altre città della contea e con la nobiltà. Con circa 10.000 abitanti Nimega era a quel tempo la città più grande, più potente e più ricca della contea; era ben consapevole del suo potere economico all’interno del ducato e si definiva ‘libera città imperiale’ a seguito del titolo di città che le era stato concesso nel 1230. Ciononostante Nimega non divenne mai la capitale ufficiale del ducato. Il ducato era diviso in quattro dipartimenti ognuno con una propria capitale: Zutphen, Arnhem, Nimega e Roermond. Lo spirito indipendente di Nimega fu motivo di scontri violenti tra i duchi di Gheldria, basti pensare al conflitto tra il duca Arnoldo di Egmond e suo figlio Adolfo nella metà del XV secolo e a quando Nimega si schierò dalla parte del figlio ribelle. Il conflitto si trascinò per anni e culminò nel 1473 con l’invasione della Gheldria da parte di Carlo di Borgogna, detto il Temerario, il quale si considerava legittimo successore di Arnoldo (morto proprio in quell’anno). Nimega oppose una lunga resistenza, ma Carlo il Temerario, insediatosi a Dukenburg, diede l’ordine di assediare la città. Dopo tre settimane Nimega si arrese.
Nel 1492, la Gheldria riacquistò la propria indipendenza. I cittadini, inizialmente, si mostrarono leali verso il nuovo duca Carlo di Egmond, il figlio di Adolfo, ma successivamente le ostilità verso di lui divennero sempre più aspre. Nel 1538, alla morte di Carlo, Nimega fece in modo che fosse Guglielmo van Kleve a ricoprire la carica di duca di Gheldria. La Gheldria, nel 1543, dovette sottomettersi a Carlo V d’Asburgo, erede della casa di Borgogna, che aveva riunito sotto il suo potere la maggior parte del Paese. Con il Trattato di Venlo anche il ducato di Gheldria passò nelle sue mani. Carlo V nominò uno statolder (luogotenente) il quale da Arnhem aveva il compito di governare l’intero ducato. Inoltre, molte competenze furono trasferite a Bruxelles, sede del governo centrale del Paese. Nimega d’ora in avanti avrebbe dovuto chinare il capo, e i gloriosi fasti della ‘libera città imperiale’ tramontarono per sempre.1473-1543